Un commerciante al dettaglio di prodotti alimentari ha effettuato nel corso degli ultimi 5 anni importanti investimenti finalizzati all'ampliamento ed alla riqualificazione della propria attività.

Al momento attuale la crisi del comparto ha causato una riduzione del fatturato e conseguentemente una crisi di liquidità in quanto il capitale circolante generato è negativo (le uscite sono maggiori delle entrate).

Il commerciante lavora attualmente con 4 istituti di credito presso i quali ha accesso rapporti di finanziamento di breve termine (scoperto di conto corrente) e di medio lungo termine (mutuo su immobile funzionale alla propria attività).

Fortunatamente l'imprenditore si è rivolto al proprio consulente di fiducia ed alla banca in maniera tempestiva ed è risultato quindi possibile effettuare una operazione di consolidamento e ristrutturazione del debito. Di fatto il debito è stato "riunito" presso un singolo istituto, il finanziamento a breve è stato sostituito in parte con un finanziamento a medio lungo e gli oneri finanziari sono stati ridotti mediante un allungamento del mutuo e una conseguente diminuzione della rata.

L'imprenditore ha risolto quindi la propria crisi di liquidità ed intervenendo nei giusti tempi è riuscito ad onorare puntualmente i pagamenti delle rate del mutuo e ad evitare lo sconfino. L'imprenditore ha evitato che tali comportamenti andamentali provocassero un peggioramento significativo del proprio rating e quindi riducessero la possibilità di accedere a finanziamenti futuri.

Il comparto delle costruzioni edili è forse uno di quelli che più ha risentito della crisi finanziaria ed economica. La società in questione però lavora in modo molto efficiente e nonostante la congiuntura negativa presenta ottimi indici patrimoniali. Nel corso degli ultimi mesi tuttavia si trova in evidenti difficoltà nella gestione della liquidità perché vittima di notevoli ritardi nei pagamenti a lei dovuti. L'impresa infatti vanta un volume molto consistente di crediti verso clienti.

Il consulente del credito analizza la struttura dei crediti e scopre che sono costituiti in buona parte da crediti verso la pubblica amministrazione. Il consulente, facendo leva sui recenti sviluppi normativi, propone la certificazione dei crediti alle Pubbliche amministrazioni e in 60 giorni riesce ad ottenere dalle banche l'anticipo dell'80% dei crediti, grazie alla copertura del fondo di Garanzia. Per la restante parte dei crediti invece viene proposta e istruita una operazione di Factoring scegliendo tra le migliori condizioni sul mercato.

Grazie all'esperienza e alle conoscenze del consulente, l'imprenditorie è riuscito a riequilibrare i flussi in entrata e in uscita, ristabilendo una liquidità sufficiente alla copertura degli impegni e al normale funzionamento dell'attività.