Il factoring reverse anche per gli operatori versiliesi


 

Il factoring si conferma essere uno strumento finanziario competitivo per le attività produttive: certamente ancora più utile per le aziende fornitrici della pubblica amministrazione (Enti locali, Regione, Strutture sanitarie e assistenziali)

 

Il factoring è una modalità di finanziamento delle aziende che, come noto, registra un tasso di sofferenza molto minore rispetto al contenzioso medio degli impieghi “a rischio” per le Banche. Questo strumento rappresenta, nel momento in cui gli NPL (Non Performing Loans) costituiscono la maggior “palla al piede” del sistema creditizio, un’alternativa molto positiva per le aziende interessate a finanziare il proprio “capitale circolante”.

 

Il factoring è un contratto che consente alle aziende di cedere a terzi i propri crediti, ottenendo immediatamente o alla scadenza il loro valore nominale al netto dei costi di compravendita e gestione. Questo strumento finanziario è stato caratterizzato da una notevole crescita registrata anche negli anni di crisi finanziaria, risultando un prodotto anticiclico e uno strumento finanziario alternativo alle tradizionali forme di credito a breve termine, in grado di dare un sostegno concreto al capitale circolante delle imprese.

 

È importante quindi diffondere la conoscenza e le potenzialità di tale strumento, che permette ad un’impresa di trasferire i propri crediti commerciali a una banca o a un operatore creditizio specializzato (società di factoring) e che nella sua forma più completa permette di realizzare contemporaneamente tre funzioni, ossia il finanziamento del cedente attraverso lo smobilizzo dei crediti ceduti, il trasferimento dei rischi di inadempimento e l’esternalizzazione della gestione dei crediti.

 

Il factoring non è solo uno strumento finanziario, ma un vero e proprio modello di gestione del capitale circolante, che può modificare in maniera significativa il tradizionale rapporto Banca-Impresa e quindi essere utile per favorire l’incontro della domanda e dell’offerta del credito. Dal punto di vista della banca è possibile avere un maggior controllo e una migliore comprensione dell’operatività del cliente e dei suoi rispettivi. Innumerevoli vantaggi sono previsti anche da parte del cliente, che può beneficiare di una erogazione dei fondi veloce e con tempistiche certe, della garanzia del buon fine dei crediti dell’impresa, di un contributo professionale nella gestione dei crediti e di un miglioramento generale della struttura finanziaria e della tesoreria.

 

Lo strumento factoring si adatta perfettamente per gli abituali fornitori di enti pubblici sanitari e non. Con questa modalità la riscossione immediata dei crediti vantati verso soggetti peraltro non fallibili fa crescere la capacità di credito del creditore privato e facilita anche l’ente pubblico debitore. Evoluzione del factoring è il reverse factoring in cui è il debitore ceduto a farsi promotore dell’iniziativa essendo un’azienda capo-filiera di elevato standing e quindi dotata di buon merito creditizio, facilitando in questa maniera i fornitori di dimensioni più contenute che a causa dei limiti imposti dal factoring (il factoring classico richiede che le fatture cedute abbiano volumi consistenti) non possono accedere a questo strumento.

 

La dilazione dei tempi di pagamento delle PA è da diversi anni fonte di problemi per molte aziende fornitrici, che non riescono ad incassare i propri crediti in tempi certi. Con il factoring reverse l’ente libera i propri fornitori da queste problematiche scaricando sulla banca o sulla società di factoring il ritardo dei pagamenti. Basti pensare che in Italia i tempi medi di pagamento delle PA sono molto lunghi (circa 104 giorni, la più alta media d’Europa che si attesta attorno ai 40 giorni) nonostante l’UE abbia, tramite una direttiva comunitaria, imposto che i tempi medi di pagamento per la PA non superino i 30 giorni (60 giorni per gli Enti del Servizio Sanitario), inoltre le tempistiche dal 2017 al 2018 sono aumentate di circa 10 giorni.

 

Su questo tema sono state sensibilizzate anche le amministrazioni comunali versiliesi e la provincia di Lucca mentre la Regione Toscana, per le ASL e tutte le strutture sociosanitarie, è da tempo attrezzata per favorire l’operatività di cessione dei crediti da parte dei soggetti privati interessati.

 

Certamente il factoring non è in grado di risolvere tutti i problemi che risiedono nel rapporto Banca-Impresa ma è importante sottolineare come il credito, in un sistema che strutturalmente esprime una sottocapitalizzazione diffusa fra le aziende, risulti fondamentale per un percorso di crescita produttiva possibile e da “accompagnare” con intelligenza operativa. La via per il factoring, che accelera e può ulteriormente crescere, è una strada positiva per aiutare la ripresa e dare liquidità immediata, fattore importante e decisivo, in una stagione dove le disponibilità dei mezzi finanziari risulta decisiva per la sopravvivenza delle imprese.

 

Concredito è a disposizione per tutti gli approfondimenti utili e necessari su questo strumento di finanziamento.

 

A cura del Dott. Gianfranco Antognoli e del Dott. Fernando Cruz

Studio Concredito

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